Annie are you ok?  Will you tell us that you’re ok?

Non sono una persona che generalmente rende omaggio, non ho mai avuto ossessioni particolari per un personaggio famoso. Oggi però, si tratta di rendere omaggio alla mia infanzia. Al motivo per cui sono patita degli anni ’80. Per lui. Mio fratello, parecchio più grande di me, deteneva il monopolio della radio di casa e lo ascoltava dalla mattina alla sera. Sono state quelle canzoni a farmi innamorare del ballo, sono quelle le canzoni che ballavo da piccola. Non sono diventata una ballerina, ma grazie a canzoni come Smooth Criminal ho capito comunque cosa mi da energia, mi carica e mi scarica dalle giornate bigie:
La musica.
Ricordo il concerto di fine anni ’80: Mio fratello andava a vedere il re del Pop! Lo pregai in tutte le lingue del mondo, ma ovviamente fu irremovibile, del resto avevo sette anni. Potrei raccontare episodi per ore, di quando al saggio di danza ho ballato Scream, fino ad arrivare a qualche mese fa quando ho pensato seriamente di andare a Londra. Il dispiacere alla fine è presto detto: Ho perso l’occasione di vederlo sul palco.
Idealmente, anche se sapevo che non aveva più fiato, di poter ballare con lui.
Ciao Moonwalker, ora ci cammini sul serio.

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